La pandemia da Coronavirus, pesante flagello che si è abbattuto sulla popolazione mondiale ormai da due mesi a questa parte, sta condizionando pesantemente la vita di tutti noi, in particolar modo quella dei medici. Io e miei colleghi quotidianamente combattiamo in prima fila, negli ospedali e nelle strutture sanitarie di tutto il mondo, per curare i tanti ammalati di Covid-19 ed arginare la contagiosità di questo terribile “nemico invisibile”. Vi siete mai chiesti che relazione c’è tra il Coronavirus e la cute? Ne rimarreste stupiti.  Considerate innanzitutto che il virus si trasmette attraverso la penetrazione di cute e mucose, che devono pertanto essere ripetutamente sottoposte a misure igieniche preventive e protettive particolarmente aggressive. Il Covid-19, come qualsiasi agente patogeno esterno, incontra in primis nel suo tragitto la pelle dell’individuo. Proprio per questo i pazienti dermopatici, quindi già affetti da una o più patologie cutanee, devono essere oggetto di particolari attenzioni poiché, presentando una cute non integra, alterata, priva o povera di elementi strutturali importanti, possono essere più facilmente attaccati dal virus. Indossare i dispositivi di protezione individuale per periodi di tempo prolungati espone poi ciascuna categoria professionale (medica e non) ad alterazione dell’integrità delle strutture che compongono la cute, con conseguente insorgenza di manifestazioni cutanee quali eritemi e dermatiti eczematose: tutti noi osserviamo quotidianamente in televisione le immagini di medici ed infermieri con volto e mani segnati dall’utilizzo prolungato di guanti e mascherine e da un ripetuto utilizzo di saponi e gel disinfettanti. Le alterazioni cutanee interessano prevalentemente il ponte nasale, la fronte, le guance e le mani, con sintomatologia prevalente di prurito, bruciore, secchezza, desquamazione e senso di oppressione. Sono stati descritti anche casi di eruzione cutanea in corso di infezione da Covid-19, quindi potenzialmente correlate al virus stesso, a tutt’oggi ancora oggetto di studio. Come medico e particolare esperto della pelle non posso quindi che sottoscrivere le raccomandazioni e le indicazioni fornite dai colleghi virologi di tutto il mondo: l’utilizzo dei DPI, l’accurata disinfezione cutanea di mani e volto e il distanziamento sociale sono gli unici strumenti a nostra disposizione per limitare la diffusione del Covid-19 in attesa di un vaccino e/o di un farmaco efficaci. Proprio per questo invito tutti voi ad aver cura della propria pelle ora più che mai: la detersione quotidiana con prodotti delicati, anallergici e dermatologicamente testati, così come l’applicazione di creme emollienti ed idratanti con funzione di barriera verso agenti irritanti esterni vi aiuteranno a contrastare e limitare i danni causati dalle norme igieniche e comportamentali che tutti noi stiamo seguendo in questo periodo.

Dr. Antonio Sacco.